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La leishmaniosi canina è una malattia che si sviluppa a causa di una complessa interazione ospite/parassita.

In particolare, l’equilibrio della risposta immunitaria dell’ospite, è legata a una maggiore resistenza dell’individuo all’infezione e allo sviluppo di una sintomatologia più leggera.

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La leishmaniosi canina è una malattia che si sviluppa a causa di una complessa interazione ospite/parassita.

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La leishmaniosi canina è una malattia che si sviluppa a causa di una complessa interazione ospite/parassita.

In particolare, l’equilibrio della risposta immunitaria dell’ospite, è legata a una maggiore resistenza dell’individuo all’infezione e allo sviluppo di una sintomatologia più leggera.

"Leishmaniosi Canina: Terapie Convenzionali e Personalizzate a Confronto"

La terapia standard per la leishmaniosi prevede:

 

  • Antimoniali (es. Glucantime o Antimania) per 4 settimane, al dosaggio di 0,33 ml per kg di peso corporeo al giorno.
    • Esempio: per un cane di 25 kg, il dosaggio corretto è di 8,25 ml al giorno.

 

Questa terapia è indicata per:

 

  1. Cani che tollerano bene gli antimoniali senza effetti collaterali gravi.
  2. Casi con carica parassitaria moderata o bassa, che rispondono meglio al trattamento standard.

 

⚠️ Attenzione ai limiti:

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La Leishmaniosi Canina: un Approccio a 360 Gradi per la remissione completa

La leishmaniosi canina è una malattia che può essere superata nella maggior parte dei casi, specialmente nei pazienti giovani. Gli animali più giovani, infatti, hanno un recupero eccellente grazie alle capacità residue dell’organismo, ancora integre e pienamente funzionali. Tuttavia, per affrontare questa condizione, è fondamentale adottare un approccio a 360 gradi, considerando diversi aspetti chiave.

1. La Terapia

La miltefosina è uno degli antileishmania più prescritti, ma il suo utilizzo senza una diagnosi precisa spesso si rivela un palliativo. Questo farmaco, infatti, attenua temporaneamente i sintomi, che tendono a ripresentarsi nei mesi successivi. La terapia convenzionale, sebbene limitata, rappresenta un punto di partenza, ma è essenziale considerare strategie personalizzate per migliorare le possibilità di successo.

Test diagnostici annuali: perché sono fondamentali e come interpretarli

La leishmaniosi è una malattia complessa che richiede attenzione e monitoraggio costante per poter essere prevenuta o gestita al meglio. Tra le strategie più importanti vi sono i test diagnostici annuali, un passaggio cruciale per identificare il rischio di infezione e impostare eventuali percorsi terapeutici.

Quando e quali test effettuare?

È consigliabile eseguire la ricerca anticorpale circa tre mesi dopo la fine della stagione infettante (periodo in cui il rischio di trasmissione del parassita è più alto). Questo test è indicato nei cani che non hanno mai contratto l’infezione.

Per i cani che hanno avuto la leishmaniosi in passato, invece, questo test non è utile, poiché potrebbe risultare positivo anche senza una reale riattivazione della malattia. In questi casi, è necessario optare per metodiche più avanzate, come le ricerche di biologia molecolare, che permettono di rilevare la presenza attiva del parassita.

Quali sono i metodi più utilizzati?

Prevenzione: la leishmaniosi del nostro cane non deve essere un terno al lotto

Non è appropriato né responsabile affidarsi esclusivamente ai test diagnostici con la speranza che il cane non sia infetto. La prevenzione deve essere il fondamento di qualsiasi strategia per contrastare la leishmaniosi, una malattia seria e potenzialmente debilitante. Un atteggiamento scrupoloso e consapevole può fare la differenza tra rischio e sicurezza.

Collari e pipette, pur essendo strumenti utili, non sono sufficienti per proteggere i cani che vivono in zone endemiche. È necessario adottare un approccio preventivo più completo, che includa abitudini comportamentali e ambientali mirate a ridurre il rischio di esposizione.

 

Vaccino: è realmente efficace nel proteggere dall’infezione?

La vaccinazione contro la leishmaniosi canina è un argomento molto dibattuto e merita una riflessione approfondita. È importante affrontare il tema con consapevolezza per evitare false aspettative che potrebbero compromettere la protezione del cane.

La realtà sull’efficacia del vaccino

Ad oggi, il vaccino non si è dimostrato in grado di ridurre significativamente i tassi di infezione nei cani esposti al parassita. Non offre una protezione totale contro la malattia e, in alcuni casi, può addirittura creare un falso senso di sicurezza nelle famiglie, che tendono a trascurare altre misure preventive fondamentali.

Perché considerare il vaccino?

La leishmaniosi e l’insufficienza renale sono realmente così legate?

Esiste un’importante distinzione da fare quando si parla di leishmaniosi e insufficienza renale. Sebbene la leishmaniosi possa causare danni renali, la correlazione tra le due condizioni è spesso sopravvalutata. Questo porta talvolta a diagnosi incomplete e a trattamenti non ottimali per i cani.

Cosa succede realmente?

La miltefosina è indicata in caso di insufficienza renale?

Un farmaco diffuso ma con limiti importanti

LLa miltefosina è uno dei farmaci più utilizzati nel trattamento della leishmaniosi canina, ma la sua efficacia e sicurezza sono oggetto di discussione, specialmente in pazienti con insufficienza renale.

È fondamentale comprendere quando e come utilizzarla per garantire la massima efficacia terapeutica senza aggravare le condizioni del cane.
a miltefosina è frequentemente prescritta per trattare i cani affetti da leishmaniosi, ma non è priva di controindicazioni:

Sto facendo la terapia giusta? Rispondiamo a Daniela

Ciao Daniela, grazie per il tuo post e benvenuta nel gruppo!

Qui la maggior parte di noi ha affrontato il tuo stesso problema e si è posta le stesse domande:

  • È giusta la terapia?
  • Non è che sto peggiorando la situazione invece di migliorarla?

Proverò a darti delle indicazioni di massima per aiutarti.

Partiamo dall’ABC:

La leishmaniosi è una malattia in cui il cane non sviluppa immunità. Questo significa che, anche se riuscissi a portarlo alla negativizzazione (magari con una delle terapie personalizzate di cui parliamo spesso qui), se non individuiamo dove e come si è infettato, potresti trovarti nella stessa situazione tra qualche mese..

L’epistassi è un sintomo?

L’epistassi è una copiosa perdita di sangue dal naso e, in letteratura, è citata tra i sintomi della leishmaniosi canina.
Tuttavia, l’epistassi dovuta solamente alla leishmaniosi é molto più rara di quello che si pensi. Perciò è necessario indagare a fondo le cause che spesso possono causarla, a prescindere dalla Leishmaniosi…

La pancreatite nel cane

La pancreatite è l’infiammazione del pancreas, un organo del cane con una doppia funzione:

Produce gli enzimi digestivi necessari per digerire i cibi.
Produce l’insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue.
L’infiammazione di questo organo è molto pericolosa, perché, se le cellule pancreatiche si rompono, rilasciano nel sangue gli stessi enzimi digestivi, causando la distruzione non solo del sangue stesso, …

Insufficienza renale, rispondiamo a Mira

Ciao Mira e grazie di essere qui.

Speriamo di poterti essere d’aiuto.

Certamente avrai bisogno di più informazioni per poterti aiutare, ma cercherò di prendere spunto dal tuo post per fare una panoramica sul tema dell’insufficienza renale cronica e delle malattie che la possono determinare.

Partiamo dai concetti di base.

Cos’è l’insufficienza renale?

Insufficienza Renale Cronica nel Cane: Cause, Diagnosi e Gestione

L’insufficienza renale cronica è una condizione complessa che richiede attenzione e consapevolezza per essere gestita al meglio. Nel seguente articolo esploreremo i punti chiave di questa patologia, le sue cause, i metodi diagnostici e come affrontarla, affinché i proprietari di animali possano essere meglio informati e preparati.


Cos’è l’insufficienza renale?

L’insufficienza renale si verifica quando i reni non riescono più a svolgere le loro funzioni principali, che includono:

Al mio bulldog francese hanno diagnosticato la Leihsmaniosi, rispondiamo a Emidio

Caro Emidio,
ti ringrazio per il tuo post.

La situazione che descrivi è molto comune e, purtroppo, destinata a diventarlo sempre di più, dato che la leishmaniosi ormai si è diffusa praticamente in tutto il territorio italiano, e non solo.

Partiamo dall’inizio e cerchiamo di fare chiarezza per te e per gli altri utenti.

Questa volta, però, comincerò dalla fine, cioè dalla terapia.

 

Leishmaniosi: Terapia, aspettative e punti di vista alternativi

La leishmaniosi è purtroppo una realtà sempre più diffusa, ormai presente in quasi tutto il territorio italiano. Di seguito, analizziamo i punti chiave di una terapia tipica per affrontare questa malattia, valutandone benefici, complicazioni e suggerendo strategie per ottimizzarne l’efficacia.

Terapia Standard

Tra i farmaci più comunemente prescritti troviamo:

  • Milteforan: È il farmaco leishmanicida più utilizzato in Italia, apprezzato per la facilità di somministrazione. In alcuni pazienti con bassa carica parassitaria, può portare alla guarigione completa. Tuttavia, nei casi avanzati, con cariche elevate, la terapia spesso non è sufficiente e può risultare tossica se prolungata.
  • Nelio: Un ACE-inibitore usato per gestire l’ipertensione, utile nei pazienti proteinurici.
  • Prednicortone: Un cortisone utilizzato per modulare una risposta immunitaria eccessivamente aggressiva.
  • Leisguard: Immunostimolante a base di domperidone.
  • Allopurinolo: Farmaco leishmanostatico, utile per inibire la replicazione del parassita.

Centro studi sulla Leishmaniosi canina

IT 1: +39 0282941449

IT 2: +39 0230316819

ES: +34 911986921

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